Centinaia di cappelli con la penna
hanno riempito piazza Plebiscito stamattina per la prova
generale della cerimonia solenne di domani, giorno del 150°
compleanno del Corpo degli Alpini, fondato a Napoli il 15
ottobre del 1872.
Le Fanfare delle brigate alpine Julia e Taurinense sono entrate
per prime suonando l'Inno degli Alpini, poi hanno fatto il loro
ingresso le compagnie del 9° reggimento dell'Aquila (brigata
Taurinense), dell'8° di Venzone (brigata Julia) e del Centro
Addestramento Alpino di Aosta. Sfilano con uniformi diverse:
bianca per mimetizzarsi sulla neve, mimetica con assetto da
combattimento e quella da montagna, con corde, zaino e casco di
protezione, oltre all'arma.
In piazza c'erano i simulacri delle bandiere di guerra di tutti
i reparti alpini: quelle vere sfileranno solo domani, con tutte
le decorazioni meritate nella loro storia. Si simula anche
l'arrivo del Labaro dell'Associazione Nazionale Alpini, su cui
sono appuntate le 209 medaglie d'oro tributate ad appartenenti
al Corpo. Presenti anche i gruppi di rievocazione storica,
vestiti con numerose divise, da quella originale di panno blu
con il cappello di feltro nero (la bombetta all'Ernani che fu il
primo copricapo degli alpini) a quella coloniale di fine '800,
passando per le uniformi grigioverdi delle due guerre mondiali.
Tutte le fasi vengono cronometrate al secondo, armonizzando i
movimenti - che seguono gli ordini dei comandanti - e gli
interventi dello speaker, che racconta la storia degli Alpini e
illustra la cerimonia. Davanti al Palazzo Reale ci sono anche i
piloti delle Frecce Tricolori, che sabato sorvoleranno in
formazione piazza Plebiscito per rendere omaggio agli Alpini,
per sincronizzare il loro attesissimo passaggio.
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