Sulle gradinate
dello stadio Liguori di Torre del Greco Gerardo Cervasio ha
visto centinaia di partite della sua squadra del cuore, la
Turris. Non solo: per anni ha seguito la compagine biancorossa
pure in trasferta. Vederlo insomma quando la Turris giocava in
campionato era per tutti "normale". Un'abitudine alla quale
tifosi e amici dovranno adesso rinunciare: Gerardo è morto
prematuramente, a 57 anni.
Ma il suo amore incondizionato per i colori corallini non
poteva esaurirsi con la morte. Era lui il primo a dirlo. E così,
prima di andare via, si è fatto promettere dai familiari che nel
giorno del suo funerale l'avrebbero portato a dare un "ultimo
saluto" al suo stadio. Una promessa alla quale le tre sorelle e
i familiari più stretti, non si sono voluti sottrarre. E grazie
alla disponibilità della dirigenza della Turris ieri pomeriggio
si è riusciti ad esaudire l'ultimo desiderio di Gerardo
Cervasio. Il feretro, dopo la funzione religiosa nella chiesa
della Santissima Annunziata, è stato accompagnato sul carro
funebre allo stadio Liguori. Il portone d'accesso per le auto è
stato aperto nel settore Tribuna: qui, ad attenderlo, c'erano
una trentina di parenti e amici, sostenitori della Turris, che
hanno accompagnato l'ingresso della bara con un lungo e caldo
applauso.
La società sportiva ha voluto ricordare il tifoso con un
messaggio sui suoi canali social: "La Turris Calcio saluta
commossa Gerardo Cervasio, altro grande cuore corallino che ci
lascia prematuramente, esprimendo sentite condoglianze alla
famiglia. Accontentato il desiderio di Gerardo di fare un'ultima
'tappa' allo stadio Liguori in occasione del rito funebre".
Anche i familiari hanno ringraziato il club e quanti hanno
permesso di esaudire l'ultima volontà di tifoso del loro caro.
"Un grazie di cuore - scrive su Facebook Francesco Langella, il
nipote - ad un mio grande amico consigliere comunale di Torre
del Greco e al dirigente della Turris Raffaele Romano, da me
contattati, che subito si sono adoperati per far ciò che mio
zio, tifoso ed ultras vecchia guardia, voleva che accadesse al
momento in cui non era più presente tra noi. Un grazie va anche
agli ultras presenti: mio zio dal paradiso ve ne sarà grato".
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