(ANSA) - NAPOLI, 20 MAG - Restano in carcere Angelo e Luigi
Moccia, ritenuti ai vertici dell'omonimo clan, ai quali i
carabinieri del Ros di Napoli, all'alba dello scorso 20 aprile,
hanno notificato due delle 59 misure cautelari emesse dal gip
Maria Luisa Miranda su richiesta della Procura Distrettuale
Antimafia. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame al quale i
legali dei fratelli Moccia hanno presentato appello, pochi
giorni dopo le notifiche. Gli avvocati dell'altro fratello di
Angelo e Luigi, Antonio, hanno invece presentato un'istanza alla
Corte di Cassazione.
Il Riesame aveva già confermato le misure cautelari emesse nei
confronti di Filippo Iazzetta, cognato dei Moccia, nei confronti
di Gennaro Moccia, figlio di Angelo, e di Benito Zanfardino
genero di Iazzetta. All'inizio della prossima settimana sono
attese le decisioni del Riesame in merito alle istanze di
appello presentata da altre dieci persone che figurano tra i
destinatari delle misure cautelari notificate lo scorso aprile
insieme con un sequestro, operato anche dalla Guardia di
Finanza, di beni per 150 milioni di euro.
Gli inquirenti della DDA, a vario titolo, contestano agli
indagati i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso,
estorsione, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza
illecita, auto riciclaggio, fittizia intestazione di beni,
corruzione, porto e detenzione illegale di armi da fuoco,
ricettazione, favoreggiamento, aggravati dalla finalità di
agevolare il clan Moccia. (ANSA).
Camorra: Riesame conferma il carcere per Angelo e Luigi Moccia
Arrestati scorso aprile nell'ambito del maxi blitz di Ros e GdF
