"Cari amici, voi soffrite sulla
vostra pelle le tante difficoltà che incontrate, i tanti che non
sempre mostrano la dimensione umana e cristiana dell'accoglienza
ma voi, nonostante tutto, cercate di integrarvi in una realtà
anche culturale diversa portando tante ricchezze e provando a
integrare la vostra identità con la realtà in cui vivete.
Purtroppo ci sono tanti Erodi: anche qui da noi che cercano di
allontanare chi viene per vivere ma la Chiesa è nata per essere
la casa dell'accoglienza". Sono le parole pronunciate
dall'arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, in
occasione della celebrazione eucaristica per l'Epifania e la
Festa dei popoli che si è svolta nel Duomo, alla presenza di una
rappresentanza, nel rispetto delle norme anti Covid, delle
diverse comunità, tra cui quella cinese, polacca, cingalese,
filippina, africana e di alcuni Paesi dell'America latina."Come
dice Papa Francesco - ha aggiunto Sepe - siamo una sola
famiglia, un solo popolo. Voi siete i moderni Magi che avendo
ascoltato la voce del Signore siete venuti per adorarlo e, come
i Magi, portate in dono l'oro che è la vostra fede, ricevuta nei
vostri Paesi di origine e che è cresciuta in questa città;
l'incenso, che è la speranza di poter realizzare la vostra
dignità umana in un contesto diverso; la mirra, che è la carità
che diventa solidarietà, il sentirvi uniti".
Al termine della cerimonia, si è svolta l'iniziativa, giunta
alla decima edizione, promossa dall'Ordine di Malta e dal
Movimento cristiano lavoratori (Mcl), grazie alla quale sono
stati donati giocattoli a bambini delle diverse comunità e anche
italiani. Per le norme anti Covid, quest'anno in Cattedrale sono
stati donati simbolicamente 20 dei circa 500 doni raccolti. Gli
altri sono stati consegnati ai parroci. "In un momento così
difficile come quello che stiamo vivendo - ha spiegato Michele
Cutolo, presidente provinciale di Mcl - celebrare la Feste dei
popoli assume ancora maggiore rilevanza perché questa crisi sta
colpendo tutti i popoli e un pensiero va alle categorie, ai
lavoratori più colpiti. Questa pandemia ha messo in evidenza
importanti temi sociali e ne usciremo solo se ognuno farà la
propria parte".
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