Un'indagine della Direzione
distrettuale antimafia di Napoli ha accertato l'infiltrazione
del clan camorristico dei Mariano all'interno del mercato del
pesce della città, con attività di riciclaggio del denaro
proveniente dall'attività criminale e reimpiegato nel settore
ittico per l'approvvigionamento di ingenti quantità di prodotto
proveniente da Paesi esteri e in particolare dalla Grecia. In
questo ambito carabinieri del comando provinciale di Napoli e
uomini della Capitaneria di Porto hanno dato esecuzione a
un'ordinanza del Riesame con la quale sono state arrestate due
persone, Ernesto Tecchio e Fabio Mariano, ed un'altra è,
Vittorio Rapacciuolo, è stata posta ai domiciliari. Emerse
movimentazioni per milioni di euro. Il procuratore aggiunto,
Filippo Beatrice, evidenzia "la struttura organizzativa in nero,
sottratta ai controlli sanitari, con evidenti ricadute in
termini di salute e tutela del consumatore".
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