Sono già attivi i progenitori dei
computer del futuro: non sanno ancora fare calcoli complessi, ma
sono usati per simulare struttura e proprietà dei materiali. Per
questo potrebbero aprire la strada alla costruzione di nuovi
materiali dalle proprietà inimmaginabili. Lo ha detto il Nobel
per la Fisica Serge Haroche, che si trova a Vico Equense
(Napoli), per ritirare il premio Capo d'Orlando del Museo
Mineralogico Campano - Fondazione Discepolo. Grazie alle sue
ricerche nel campo dell'infinitamente piccolo, che sfrutta le
leggi bizzarre della fisica quantistica, per la quale un atomo
può trovarsi in due stati diversi nello stesso momento, il
fisico francese ha gettato le basi ai simulatori quantistici.
Questi sono fatti di atomi intrappolati in gabbie di luce
realizzate con potenti laser. Due prototipi sono in funzione in
Germania ed Austria e sono realizzati sotto la guida di Immanuel
Bloch, dell'Istituto Max Planck di Ottica Quantistica a Monaco,
e Rainer Blatt, dell'università di Innsbruck.
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