Non c'erano solo le
tangenti da pagare a scadenza fissa e nelle festività ricorrenti
di Natale, Pasqua e Ferragosto: commercianti e imprenditori
erano costretti a consegnare gratis ai clan la merce che
vendevano, materiale che utilizzavano per i lavori edili o in
qualche caso perfino delle scarpe.
L'indagine che ha portato all'esecuzione di una ordinanza di
custodia cautelare in carcere nei confronti di tredici persone
(quattro ritenute affiliate al clan Ascione - Papale e nove
appartenenti ai Birra - Iacomino) documenta una serie di episodi
estorsivi consumati in danno delle attività presenti sul
territorio di Ercolano (Napoli). Tra gli episodi, la consegna
gratuita di materiale idraulico e per l'edilizia, due paia di
scarpe 'come regalo per i carcerati', un televisore e un
telefono cellulare e perfino un orologio costoso. Per chi
opponeva un rifiuto erano ricorrenti minacce o maniere forti,
con due bombe carta, inesplose solo per caso, o colpi di pistola
sparati a scopo intimidatorio.
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