Si è insediato oggi, nella Camera
di commercio di Cosenza, il Comitato provinciale
anticontraffazione costituito dall'ente con la partecipazione
delle associazioni di categoria e delle istituzioni (Agenzia
delle Dogane, Azienda sanitaria provinciale, Guardia di finanza,
Inail, Ispettorato del Lavoro, Mise, Prefettura, Provincia,
Tribunale di Cosenza, Ufficio scolastico regionale, Unioncamere
nazionale, Università della Calabria).
"Il fenomeno della diffusione di marchi e modelli
contraffatti - riporta un comunicato dell'ente - è tristemente
noto e i suoi effetti negativi più rilevanti riguardano, dal
punto di vista delle imprese, il calo del fatturato e la perdita
di fiducia degli operatori nei confronti del mercato. Questa
situazione ha l'ulteriore grave conseguenza di scoraggiare i
creatori e gli inventori mettendo in pericolo l'innovazione e la
creatività. Senza dimenticare i danni sociali connessi alla
perdita dei posti di lavoro, allo sfruttamento della mano
d'opera e al pericolo per la salute dei consumatori, le perdite
per il gettito fiscale dello Stato e il pericolo per l'ordine
pubblico. È per questo motivo che la Camera di commercio di
Cosenza, prima Camera meridionale e quarto in Italia, dopo
Firenze, Torino e Milano, ha deciso di coinvolgere le
istituzioni locali e le associazioni di categoria nella
costituzione di un Comitato che possa realizzare indagini
conoscitive sul fenomeno della contraffazione, promuovere azioni
volte alla prevenzione e attività di sensibilizzazione
dell'opinione pubblica".
"Quando istituzioni e corpi intermedi decidono di unirsi in
uno sforzo comune per il bene del territorio, è già un risultato
positivo - afferma Klaus Algieri, presidente della Camera di
commercio di Cosenza - ma è un primo passo che da solo non
basta. Soprattutto quando ci si trova di fronte ad un problema
come questo, che è chiaramente un problema culturale: il primo
nemico da abbattere, infatti, è la connivenza di quei
consumatori che ancora oggi non reputano la contraffazione un
reato. Solo un'attività di contrasto integrata, condotta su più
fronti, può essere in grado di contribuire ad arginare il
fenomeno. È per questo motivo - conclude Algieri - che il
Comitato istituito oggi dovrà mettersi al lavoro fin da subito,
programmare attività concrete da realizzare nell'immediato
futuro e diventare un punto di riferimento nella lotta alla
contraffazione nella nostra provincia".
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