Ha manifestato l'augurio che
"ogni anno ci sia questo ricordo ma con maggiore
partecipazione", la presidente della Corte d'Appello di
Catanzaro, Concettina Epifanio, che stamani, a Lamezia Terme, ha
presenziato alla commemorazionedel giudice Francesco Ferlaino
ucciso il 3 luglio del 1975 nel luogo dove avvenne l'agguato e
dove è stata risistemata la stele a ricordo.
Uomo di fede, come è stato ricordato dal vescovo della
Diocesi di Lamezia Terme, monsignor Serafino Parisi, che ha
presenziato alla cerimonia, e di cultura, il giudice Ferlaino,
in prima linea nella lotta alla criminalità organizzata, venne
ucciso a colpi di lupara proprio sotto casa sua da sicari
rimasti ignoti mentre rientrava dalla sua famiglia.
E stamattina a scoprire una nuova lapide su corso Nicotera
è stata la figlia, Rosetta insieme al presidente del distretto
di Catanzaro dell'Associazione nazionale magistrati Giovanni
Strangis che, tra le altre cose, ha sottolineato come tali
iniziative possano rappresentare una sorta di "invito agli
oppressi dal giogo della criminalità a sperare" anche "in uno
Stato che in Calabria esiste ed è forte".
Alla manifestazione, tra gli altri, erano presenti il
procuratore della Repubblica di Lamezia Terme, Salvatore Curcio,
il presidente del Tribunale di Lamezia Terme, Giovanni Garofalo,
il sindaco di Lamezia Terme, Paolo Mascaro, autorità civili e
militari.
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