La Corte d'appello di Catanzaro
questo pomeriggio ha confermato quasi integralmente la sentenza
di primo grado del Tribunale dei Crotone che riguardava alcuni
avvocati, agenti e mediatori culturali accusati di aver
facilitato l'ingresso di cittadini extracomunitari in Italia
attraverso un giro di permessi falsi fatti avere agli immigrati.
I professionisti erano stati coinvolti nell'operazione
Ikaros, eseguita il 17 febbraio 2021 dalla Squadra mobile di
Crotone. In particolare erano state messe in luce due
organizzazioni diverse che utilizzavano gli stessi metodi. In
primo grado le condanne erano state inflitte, a vario titolo,
per associazione a delinquere e per aver favorito la presenza di
clandestini in Italia attraverso permessi di soggiorno che per
la Procura di Crotone venivano ottenuti in modo illegale con
l'apposizione di firme false.
La Corte di Appello ha ridotto la pena inflitta all'avvocato
Salvatore Andrea Falcone che è stato assolto di 61 capi di
imputazione sui 94 di cui era accusato: la condanna passa da 10
anni e 2 mesi a 5 anni e 6 mesi. Ridotta di due mesi, per
l'assoluzione da due capi di imputazione, anche la condanna per
l'avvocata Gabriella Panucci alla quale l'Appello ha inflitto 4
anni 6 mesi e 15 giorni. Quattro anni è la pena rideterminata
per i mediatori culturali Rachida Lebkhachi (in primo grado
erano 6 anni) ed Edris Mahmouzadeh (4 anni e 15 giorni in primo
grado).
Rigettati gli altri ricorsi sia della difesa che della
Procura. Restano quindi le condanne per gli avvocati Sergio
Trolio (4 anni e 3 mesi) e Irene Trocino (5 anni e 4 mesi), per
l'iraniano Mohammed Kasro (4 anni e 8 mesi), per Intzar Ahmed
(1 anno e 6 mesi), per l'agente della polizia locale Alfonso
Bennardis (9 mesi).
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