Il gip di Cosenza ha confermato
l'ordinanza che era stata emessa il 9 marzo scorso dal gip di
Catanzaro, in sede di convalida, nei confronti degli 11 tifosi
del Catanzaro arrestati, in flagranza differita, quattro giorni
prima per gli incidenti avvenuti prima e dopo il derby col
Cosenza, giocatosi il 3 marzo.
Il giudice, in particolare, ha confermato l'obbligo di
presentazione alla polizia giudiziaria due volte al giorno,
anche la domenica ed i giorni festivi, ed il divieto di dimora a
Cosenza per due dei tifosi, Antonio Trapasso e Danilo
Barbagallo, e non ha adottato alcun provvedimento nei confronti
degli altri nove che erano stati già rimessi in libertà dal Gip
di Catanzaro.
Gli episodi di resistenza aggravata e danneggiamento che
venivano contestati ai tifosi del Catanzaro sono tre. Il primo é
avvenuto durante l'ingresso nello stadio "San Vito-Marulla",
dove é stato divelto un cancello. Altri disordini sono avvenuti
subito dopo la partita nei parcheggi del settore otto. L'ultimo
episodio è quello accaduto davanti ad un fast-food di
"Quattromiglia" di Rende, a breve distanza dallo svincolo
autostradale.
I tifosi coinvolti negli incidenti sono difesi dagli avvocati
Antonella Canino, Giovanni Merante, Alessio Spadafora e
Francesco Iacopino.
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