Presidio permanente dei
tirocinanti calabresi che, da stamane, hanno piazzato anche
delle tende davanti alla Prefettura di Cosenza.
"La battaglia di Usb - riferisce un portavoce del
sindacato - prosegue con determinazione, non lasceremo che la
questione cada nel dimenticatoio.
Il 19 settembre scorso è stato pubblicato sulla Gazzetta
Ufficiale il decreto legge Sud con disposizioni urgenti per la
coesione e il rilancio dell'economia nelle aree del Mezzogiorno
del Paese, tra i provvedimenti sono previste oltre 2mila
assunzioni nella pubblica amministrazione. Il Decreto entrerà in
vigore dal prossimo gennaio e in queste settimane i parlamentari
sono impegnati nella presentazione e discussione degli
emendamenti. L'occasione giusta per riconoscere i diritti dei
circa 276 tirocinanti ministeriali calabresi, in servizio nelle
sedi regionali di MiC e Giustizia, ingiustamente tagliati fuori
a seguito del concorso organizzato da Formez".
"Un procedimento concorsuale - sostiene il portavoce
dell'Usb - che abbiamo contestato sin dall'inizio per le sue
modalità assolutamente discutibili. I quesiti della prova
d'esame nulla avevano a che fare con il tirocinio svolto a ciò
si aggiunge il breve preavviso della data d'esame, l'assenza di
un testo sul quale poter studiare e il mancato riconoscimento di
anni di lavoro sul campo ed esperienza e competenze maturate.
Riteniamo doveroso un impegno dei parlamentari calabresi, nel
contesto dei provvedimenti del Dl Sud, affinchè vengano riaperte
le procedure concorsuali. Migliaia di famiglie costrette in
condizioni di massima precarietà lavorativa da anni attendono
risposte concrete da parte delle istituzioni. Maggioranza e
opposizione devono rispondere ai calabresi e al loro diritto ad
un lavoro stabile e dignitoso. Ci aspettiamo che nelle
commissioni parlamentari che si riuniranno a Roma dal prossimo
lunedì tutti lavorino in questa direzione".
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