Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Ndrangheta: a 11 anni da delitto indagato presunto mandante

'Ndrangheta: a 11 anni da delitto indagato presunto mandante

Fine indagini su esponente cosca Libri, già condannati altri due

REGGIO CALABRIA, 14 luglio 2022, 09:36

Redazione ANSA

ANSACheck

A distanza di 11 anni dall'uccisione di Marco Puntorieri, consumata a Reggio Calabria nel settembre 2011, la Dda ha notificato un avviso di conclusione indagini a Edoardo Mangiola, di 42 anni, accusato di essere il mandante.
    Detenuto in carcere a Bologna perché coinvolto nell'inchiesta "Metameria", confluita nel maxi-processo "Epicentro", Mangiola è ritenuto esponente di primo piano della cosca Libri nell'ambito della quale sarebbe maturato l'omicidio Puntorieri, un delitto per cui sono stati già condannati all'ergastolo Domenico Ventura e Natale Cuzzola. Questi ultimi, stando alle indagini coordinate dal pm Sara Amerio, hanno attirato "Puntorieri presso un luogo isolato nelle colline che risalgono il torrente Armo, nelle vicinanze di un casolare abbandonato, dove Ventura gli esplodeva contro alcuni colpi di fucile che raggiungevano la vittima anche alla testa, determinandone la morte istantanea". Il tutto, per il pm, è rientrato "all'interno di un raffinato progetto criminale, volto a ridisegnare gli equilibri organizzativi della porzione esecutiva della più ampia cosca Libri che prevedeva l'eliminazione fisica del Puntorieri e quella per mano giudiziaria di Ventura".
    Dopo aver acquistato il materiale necessario per le videoriprese e dopo aver studiato la logistica dei luoghi in cui è avvenuto l'agguato, infatti, "Mangiola - si legge nel capo di imputazione - si appostava nei pressi del luogo in cui era consumato l'omicidio, riprendendo, anche direttamente tramite una videocamera mobile, talune fasi essenziali dell'azione che coinvolgeva il solo Ventura". Quel filmato è stato consegnato ai carabinieri, tramite "le buone relazioni" di Mangiola con un maresciallo. "Nell'ambito del rapporto confidenziale" con il militare, infatti, secondo i pm, Mangiola avrebbe fatto recapitare alla stazione di Reggio-Modena "un file contenente video e fotogrammi che fornivano evidenti prove a carico del solo Ventura per l'omicidio". Da qui, il primo processo concluso nel 2016 con la condanna all'ergastolo per i primi due imputati.
    Quella verità processuale, però, per la Dda è solo parziale: dell'omicidio sarebbe responsabile anche Mangiola che ha agito, scrivono i pm, "insieme ad un altro complice".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza