"Sono una vittima e non sono un
carnefice. Dovevo essere assolto perché non ho fatto nulla.
Speravo di chiuderla qui, con il processo in appello". Sono le
parole a caldo dell'ex assessore regionale Domenico Zambetti
che, occhi lucidi per la rabbia, ha espresso il suo rammarico
per la sentenza dei giudici di secondo grado che, comunque, gli
hanno quasi dimezzato la pena inflitta dal Tribunale.
Zambetti, accusato di aver comprato 4000 voti dalla
'ndrangheta per le regionali del 2010, oltre ad annunciare
ricorso, ha notato che, vista la riduzione delle pene a lui e ad
Ambrogio Crespi, fratello dell'ex sondaggista di Berlusconi,
"qualcosa forse non ha funzionato in primo grado".
Crespi ha invece affermato: "Credo ancora nella giustizia,
sono innocente. Cercherò di riprendermela andando in Cassazione.
Se la giustizia ha un suo corso, lo rispetto ma non lo
condivido".
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