Non ritiene che ci siano "i
presupposti giuridici" per accogliere la domanda di revisione
del processo a carico di Pietro Pala condannato all'ergastolo,
insieme a Raffaele Arzu, per l'omicidio del carabiniere Donato
Fezzuoglio, l'avvocato Nicola Di Mario che rappresenta i
genitori e i fratelli del militare ucciso dopo essere
intervenuto per una rapina in banca, il 30 gennaio 2006 ad
Umbertide. Istanza avanzata dallo stesso Pala e che sarà
esaminata il 4 aprile dalla Corte d'appello di Firenze.
"Pur rientrando nella piena e legittima facoltà di un
soggetto condannato, in via definitiva, il diritto di attivare
un rimedio straordinario di impugnazione, reputo doveroso
sottolineare che gli elementi di asserita novità allegati dal
ricorrente non esprimono, secondo la mia convinzione, alcuna
attitudine dimostrativa capace di disarticolare il giudizio di
colpevolezza pronunciato a suo carico" sostiene il legale in una
nota diffusa attraverso l'ANSA.
"Allo stato delle sentenze intervenute, l'impianto
probatorio su cui si fonda la affermazione di penale
responsabilità - afferma l'avvocato Di Mario - non risulta
minimamente scalfito dagli esiti della attività di indagine
difensiva posti a sostegno della istanza di revisione poiché,
tra gli elementi istruttori valorizzati dalle Corti di merito e
dalla Cassazione, figura una evidenza testimoniale che colloca
Pietro Pala all'interno della Lancia Thema dalla quale,
utilizzando un fucile mitragliatore d'assalto Kalashnikov AK 47,
vennero esplosi i colpi all'indirizzo dei militari intervenuti.
Non solo. Il coinvolgimento del ricorrente nei fatti oggetto di
condanna definitiva ha trovato, secondo le decisioni assunte
dalla autorità giudiziaria, ulteriore riscontro nel rinvenimento
di un mozzicone di sigaretta (dal quale è stato isolato
materiale genetico riferito a Pietro Pala) nei pressi
dell'impronta di uno pneumatico lasciata dalla Fiat Uno rossa
utilizzata dai rapinatori per darsi alla fuga. Ritengo, dunque,
che, a fronte di ciò, non sussistano gli stringenti presupposti
giuridici per ipotizzare, rovesciando le ampie e complete
argomentazioni sottese alle statuizioni di condanna,
l'accoglimento della richiesta di revisione".
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