Nasce ufficialmente "DiVino", il
distretto agro-alimentare di qualità della vitivinicoltura di
Basilicata.
A Potenza, nella sede regionale della Coldiretti, che ha
promosso il progetto assieme alla Cia Agricoltori, un protocollo
d'intesa è stato stipulato tra l'Enoteca regionale lucana, il
Consorzio del Grottino di Roccanova, quello delle Terre
dell'alta Val D'Agri, quello della Doc Matera, ed altre
importanti aziende vitivinicole lucane.
Il distretto "nasce - è sottolineato in un comunicato diffuso
dall'ufficio stampa della Coldiretti lucana - con l'obiettivo di
operare in maniera sinergica su tutto il territorio regionale
per aumentare la massa critica dei quantitativi oltre che la
qualità del comparto ed avere un' immagine unitaria della
Basilicata che trova massima espressione nei vini del
territorio".
"Non è più il momento di sprecare energie e muoversi
singolarmente da parte delle aziende e dei relativi consorzi di
tutela nella promozione e del prodotto e del territorio - ha
spiegato Antonio Pessolani, presidente della Coldiretti
Basilicata - il vino con tutto il paesaggio disegnato dalla
vitivinicoltura rappresenta un'opportunità unica per far
conoscere la Lucania con tutto il mondo che essa rappresenta a
partire dalle mete turistiche ormai note come i Sassi di Matera,
ma anche tutte le aree interne dalle Dolomiti, alla Val d'Agri,
al Vulture Melfese, all'area Sud della regione, sino ad arrivare
alle località marine".
In Basilicata la superficie complessiva del territorio
coltivata a vigneti ammonta (dati 2020) a 5.100 ettari. Le
aziende vinicole, invece, sono 95. I marchi che registrano le
maggiori produzioni sono Aglianico del Vulture Doc (38.617
quintali su una superficie di 569 ettari), Basilicata IGT
(32.293 quintali su una superficie di 351 ettari), Aglianico del
Vulture Docg (5.416 quintali su una superficie di 87 ettari) e
Matera Doc (4.529 quintali su una superficie di 64 ettari).
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