Sono illegittime tutte le norme che attribuiscono automaticamente il cognome del padre ai figli. Lo ha stabilito la Corte costituzionale. Riunita in camera di consiglio, la Consulta ha esaminato oggi le questioni di legittimità costituzionale sulle norme che regolano, nell'ordinamento italiano, l'attribuzione del cognome ai figli.
In particolare, la Corte si è pronunciata sulla norma che non consente ai genitori, di comune accordo, di attribuire al figlio il solo cognome della madre e su quella che, in mancanza di accordo, impone il solo cognome del padre, anziché quello di entrambi i genitori.
"Storico risultato! La pronuncia della Corte Costituzionale sul cognome del nato rappresenta - hanno detto gli avvocati Giampaolo Brienza e Domenico Pittella che hanno portato il caso della famiglia lucana davanti alla Corte Costituzionale - una piccola rivoluzione. Da oggi i genitori potranno scegliere il cognome della madre o del padre o di entrambi e, in mancanza di accordo, il nato avrà il cognome di entrambi".
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