Cinque Ong ambientaliste e dei
consumatori hanno lasciato la Piattaforma sulla finanza
sostenibile, il gruppo di esperti della Commissione europea
incaricato di elaborare raccomandazioni tecniche per la
tassonomia dell'Unione Europea. Le associazioni sono:
l'Organizzazione europea dei consumatori (BEUC), Birdlife Europe
and Central Asia, Environmental Coalition on Standards (ECOS),
Transport & Environment e il WWF European Policy Office. Lo
rende noto il Wwf Italia con un comunicato.
I gruppi della società civile sostengono che la Commissione
abbia "interferito politicamente nel lavoro della Piattaforma".
Le Ong denunciano inoltre che "la Commissione ha ripetutamente
ignorato le raccomandazioni del gruppo di esperti, in
particolare per quanto riguarda la silvicoltura, la bioenergia,
l'energia derivante dall'uso del gas e l'energia nucleare, senza
fornire alcuna solida giustificazione scientifica per queste
decisioni".
Per il WWf, "a Commissione è tenuta per legge a giustificare
i criteri della tassonomia sulla base di 'prove scientifiche
conclusive'. Tuttavia, Bruxelles ha scelto di ignorare la
scienza e di ascoltare le lobby industriali per diversi settori
critici. Nonostante le raccomandazioni della Piattaforma basate
su dati scientifici - scrive ancora il Wwf -, la Commissione ha
incluso gas e nucleare tra gli investimenti sostenibili dal
punto di vista ambientale. La decisione è stata confermata dai
governi dell'UE e dal Parlamento europeo ed è ora diventata
legge europea".
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