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Giornata desertificazione: Anbi, 1 miliardo persone colpite

Giornata desertificazione: Anbi, 1 miliardo persone colpite

A rischio anche paesi Mediterraneo, in Italia il Sud

ROMA, 17 giugno 2022, 11:49

Redazione ANSA

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Sono circa 200 i Paesi e 1 miliardo le persone interessate dal processo di desertificazione nel mondo. Tra gli stati più colpiti ci sono Cina, India, Pakistan e diverse Nazioni di Africa, America Latina, Medio-Oriente, ma anche paesi dell'Europa mediterranea, come Portogallo, Spagna, Grecia, Cipro, Malta e Italia. Lo rende noto l'Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) in occasione della Giornata Mondiale contro la Desertificazione e la Siccità.
    L'Anbi ha anche diffuso un'analisi sulla risorsa idrica in Italia. Circa il 70% della superficie della Sicilia presenta un grado medio-alto di vulnerabilità ambientale. Seguono Molise (58%), Puglia (57%), Basilicata (55%). Sei regioni (Sardegna, Marche, Emilia Romagna, Umbria, Abruzzo e Campania) presentano una percentuale di territorio a rischio desertificazione, compresa fra il 30% e il 50%, mentre altre 7 (Calabria, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Veneto e Piemonte) sono fra il 10% ed il 25%.
    In Spagna, la desertificazione interessa il 72% del territorio, in particolare nel Sud del Paese, dove viene praticata un'agricoltura intensiva estrema, con un grande uso dell'acqua di falda. In Grecia si stima che, entro la fine del secolo, almeno il 70% del territorio diventerà arido. L'ONU stima che nel mondo sia già compromessa una superficie tra 1 e 6 miliardi di ettari e che, nel prossimo futuro, circa 200 milioni di persone saranno costrette a lasciare le proprie terre.
    Tra le cause principali della desertificazione vi è l'estremizzazione dei fenomeni climatici e conseguentemente l'aridità provocata da fenomeni siccitosi prolungati, ma anche da precipitazioni brevi e violente, che non ristorano, ma erodono il primo strato più fertile di suolo sui terreni assetati. Colpevole del degrado dei suoli è anche l'abbandono delle aree coltivate.
   

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