La mobilità a febbraio continua a
trainare i consumi petroliferi con il jet fuel in crescita del
24%, la benzina del 9% e il gasolio del 5,4%. Lo spiega l'Unem
(Unione energie per la mobilità).
I consumi petroliferi italiani sono aumentati dell'1,2%
(+51.000 tonnellate) rispetto allo stesso mese del 2023
nonostante l'azzeramento dell'olio combustibile nella
termoelettrica (con oltre 100.000 tonnellate in meno) per la
conclusione della fase di emergenza legata al gas.
Crescono del 2,4% le vendite totali al mercato (+90.000
tonnellate), ossia al netto dei consumi totali connessi alle
attività industriali di raffinazione, grazie al contributo
positivo di tutti i carburanti (benzina, gasolio, jet fuel e
gpl) impiegati nei trasporti (stradale, marittimo e aereo),
favoriti anche da un giorno in più nel calendario (anno
bisestile).
Se il confronto si fa rispetto al periodo pre-pandemico, la
benzina evidenzia un progresso di oltre il 18%, il gasolio
intorno all'1%, mentre il jet fuel conferma volumi analoghi.
Quanto alla dinamica dei prezzi al consumo, in media la
benzina a febbraio è stata pari a 1,84 euro al litro, circa 6
centesimi in più rispetto al mese precedente, mentre il gasolio
a 1,80, con 7 centesimi di incremento. Sono prezzi, spiega
l'Unem, che risentono degli aumenti internazionali del barile di
petrolio, tornato a febbraio vicino agli 83 dollari, e dei
prodotti raffinati che hanno ripreso a crescere con una certa
costanza in reazione alle tensioni geopolitiche.
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