In Italgas sono "molto soddisfatti"
dell'inserimento nel Pnrr di un capitolo dedicato al biometano.
Lo ha detto l'amministratore delegato Paolo Gallo intervenendo a
un convegno sul Piano nazionale di ripresa e resilienza
organizzato da Il ole 24 Ore. "Per raggiungere gli obiettivi di
transizione ecologica sia in Italia sia in Europa - ha spiegato
Gallo - il biometano rappresenta la risposta e la soluzione più
prossima e immediatamente disponibile, nonché quella con i
margini di sviluppo più ampi e rapidi".
"A livello Ue - ha aggiunto il manager - si prevede che il
peso del biometano possa raggiungere il 20-25% dell'attuale
consumo di gas naturale, in Italia si parla di una quota di
produzione di 8,5 miliardi di metri cubi raggiungibile al 2030 e
la Francia si spinge anche oltre, prevedendo per il 2050 che
tutto il consumo di gas sia prodotto da biometano". Il biogas
naturale consente inoltre di "risolvere in massima parte il
problema dei rifiuti in un'ottica di economia circolare", tanto
che in Europa "già il 90% degli impianti di produzione del
biometano è collegato alla rete di distribuzione". Secondo Gallo
questo significa che "le nostre reti sono un abilitatore
indispensabile per dare impulso allo sviluppo di questo gas
rinnovabile, che in parte si può consumare in loco, ma poi va
anche immesso in rete e distribuito". Per l'immissione in rete
del biometano e di tutti gli altri gas rinnovabili però,
sottolinea Gallo "è necessario che il network sia digitale per
poter gestire i diversi flussi, la loro composizione, la
pressione e il loro potere calorifico". "Transizione energetica
e digitale - conclude - nel nostro settore sono quindi
estremamente connessi".
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