"Da un lato ci obbligano a fare
fotovoltaico per poter restare in elenco energivori, e
dall'altra ci prospettano Energy Release per calmierare i nostri
costi rispetto alle corazzate francese e tedesca, e poi ci viene
impedito di fare impianti su suolo agricolo, sapendo che il
cambio destinazione è caro, lungo e spesso impossibile".
Lo dichiara il presidente Unionplast, Marco Bergaglio,
commentando il decreto legge Agricoltura approvato lunedì 6
maggio dal Consiglio dei ministri, che vieta il fotovoltaico a
terra sui terreni agricoli e permette solo l'agrivoltaico con
pannelli sollevati dal suolo, che permettono la coltivazione
sotto.
"Si tarpano le ali alle imprese, che hanno bisogno di
estensioni che vanno ben oltre il loro tetto, il loro parcheggio
e le aree 'interne al perimetro di stabilimento' - aggiunge
Bergaglio -. Contiamo su un concreto dialogo con il Governo per
scongiurare una crisi, soprattutto per l'industria, visti gli
importanti obiettivi e conseguenti impegni per la
decarbonizzazione al 2030".
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