"Chiediamo al governo italiano, la
cui posizione è determinante per le sorti della legge (europea,
n.d.r.) sulla Nature Restoration, di rivedere la propria
decisione contraria alla legge e sostenerne l'approvazione. Non
si assumano la presidente Meloni e il ministro Pichetto Fratin
la responsabilità di affossare un provvedimento così prezioso.
Ne va del nostro futuro".
Lo scrivono 31 associazioni ambientaliste (fra le quali Wwf,
Legambiente e Greenpeace) in un appello congiunto in occasione
della Giornata della Terra (Earth Day).
"In termini economici - spiegano le associazioni - i benefici
che deriverebbero dal ripristino della natura sono in media 10
volte superiori ai costi. Ad esempio per l'agricoltura la
presenza di piccoli spazi naturali ridurrebbe l'uso della
chimica e migliorerebbe rese agricole e salute del suolo, a
beneficio della biodiversità, delle aziende agricole e della
società in generale".
"Inoltre - prosegue l'appello -, riportare più natura nel
territorio, piantare alberi nelle aree urbane, restituire ai
fiumi spazi più ampi dove scorrere senza fare danni ridurrebbe i
rischi di alluvioni e altre catastrofi naturali, con grandi
benefici economici e di salvezza di vite umane".
"A ciò si aggiungono - concludono le ong - gli effetti
positivi che l'applicazione di questa legge avrebbe sul clima
poiché habitat marini, forestali e delle zone umide in salute
trattengono e assorbono CO2 e altri gas climalteranti, mitigando
l'aumento delle temperature, che ogni anno si fanno sempre più
estreme".
Le associazioni organizzano oggi dalle 12,30 alle 13,30 un
Twitt storm su X per coinvolgere i cittadini nella richiesta al
governo di approvazione della Nature Restoration Law.
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