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Voci sul futuro,giovani fondamentali per obiettivi 2030 Onu

Voci sul futuro,giovani fondamentali per obiettivi 2030 Onu

A Festival ASviS la global director UN SDG Action campaign.

ROMA, 21 maggio 2024, 15:21

Redazione ANSA

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Sull'Agenda Onu 2030 per lo sviluppo sostenibile, "i progressi sono molto lenti, negli ultimi anni c'è stata una pandemia, una crisi economica molto forte, una crisi alimentare, conflitti che stanno distruggendo Paesi.
    Davanti a tutte queste polycrisis, c'è stato un rallentamento verso questi obiettivi. Il cambiamento, un'inversione di rotta, è possibile, ma deve partire dai cittadini e dalle loro azioni individuali, dalle imprese e dai loro modelli di business, e dai governi e dalle loro politiche". Lo afferma la Global director della campagna Onu obiettivi per lo sviluppo sostenibile, Marina Ponti, intervenendo in collegamento da Bonn a Voci sul Futuro 2024, dialoghi che ASviS e ANSA organizzano in occasione del Festival dello sviluppo sostenibile. In studio con lei anche il direttore scientifico di ASviS, Enrico Giovannini.
    Per Ponti, gli obiettivi di sviluppo possono essere sintetizzati con i termini "giustizia sociale e giustizia ambientale", concetti che sono strettamente legati anche al coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali, come ricordato dal segretario generale dell'Onu, António Guterres. "È importante - aggiunge Ponti - anche costruire una giustizia intergenerazionale, c'è la necessità di valorizzare tutte le popolazioni, tutte le fasce di età e il contributo che ognuna può dare allo sviluppo del proprio Paese. E mettere enfasi su un concetto di giustizia e di eguaglianza di lotta alle disuguaglianze all'interno dei Paesi".
    Nel 2025, ha spiegato Giacomo di Capua di Youth delegates of Italy, "si celebrerà il trentesimo anniversario dall'implementazione e l'adozione del programma globale per l'azione sulla gioventù. I giovani sono una parte del presente, quella parte che può rappresentare un ponte per quelle generazioni future che non possiamo ascoltare e i cui diritti umani vanno salvaguardati. La ricezione del programma globale sulla gioventù è un importante primo passo, ma l'implementazione è ancora tarda. Il Summit sul futuro di settembre sarà un importantissimo momento di confronto".
   

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