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Responsabilità editoriale di ASviS
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Guarda rassegna dal 1 al 7 maggio
Annunciato dalla presidente von der Leyen nel discorso sullo stato dell'Unione del 2022, il 3 maggio, la Commissione europea ha adottato un pacchetto di proposte innovative per contrastare la corruzione. Le proposte vengono definite nei documenti adottati come "una pietra miliare nella lotta alla corruzione".
Come sintetizzato nell’introduzione degli atti formali assunti dalla Commissione - in una comunicazione congiunta della Commissione con l’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza, e in una proposta di direttiva sulla lotta alla corruzione che modifica e integra le norme vigenti - "la corruzione è altamente dannosa per la società, per le nostre democrazie, per l'economia e per gli individui. Mina le istituzioni da cui dipendiamo, indebolendo la loro credibilità e la loro capacità di fornire politiche pubbliche e servizi pubblici di qualità".
Riconoscendo difficoltosa una quantificazione monetaria dei danni diretti e indiretti, viene riportato come dato che la corruzione costa all'economia dell'Ue almeno 120 miliardi di euro all’anno.
Nell’analisi di contesto, sono stati considerati anche i dati dell'Eurobarometro pubblicati a luglio 2022 sulla percezione degli europei sul fenomeno corruzione. Dai dati risulta che quasi sette europei su dieci (il 68%) ritiene che la corruzione sia diffusa nel proprio Paese e solo il 31% giudica efficaci gli sforzi del proprio governo per combattere tale fenomeno.
Nell’Eurobarometro sulle attitudini del mondo del business verso la corruzione, il 47% delle aziende pensa che è improbabile che la polizia e i servizi giudiziari riescano a perseguire i colpevoli.
Il campo d’applicazione della proposta ha anche una dimensione nell’azione esterna dell’Ue. Viene infatti previsto un apposito regime di sanzioni nell'ambito della politica estera e di sicurezza comune (Pesc) per combattere gravi atti di corruzione in tutto il mondo, includendo misure rigorose quali bando all’ingresso in Europa dei colpevoli di reati e congelamento dei beni posseduti.
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Come azioni di sistema, la Commissione punta in particolare alla prevenzione attraverso la costruzione di una cultura per l’integrità e la trasparenza, e indicando come strumento il "mainstreaming della corruzione nella progettazione delle politiche".
Le nuove regole includono:
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In particolare, nella comunicazione congiunta con l’Alto rappresentante, viene illustrata la cooperazione per l’anticorruzione attraverso un sistema di rete delle autorità di contrasto, le autorità pubbliche, gli operatori del settore, la società civile e altri portatori di interessi, che fungerà da catalizzatore per prevenire la corruzione in tutta l’Ue, sviluppando le migliori prassi e orientamenti pratici.
Uno dei compiti principali della rete sarà quello di sostenere la Commissione nella creazione di una mappa nelle zone comuni ad alto rischio di corruzione nell’Ue.
Le attività della rete costituiranno la base per la definizione di una strategia anticorruzione dell’Ue.
La proposta di direttiva prevede azioni specifiche finalizzate alla costruzione di una cultura per l’integrità e la trasparenza attraverso:
Nella conferenza stampa di presentazione delle proposte, la vicepresidente e Commissaria per i Valori e la trasparenza Věra Jourová, ha dichiarato: "la corruzione è un fenomeno globale e transnazionale che, secondo le stime, ha un costo complessivo di almeno 5% del Pil. La corruzione mina la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani, la pace, la sicurezza internazionale e lo sviluppo sostenibile, ostacolando al contempo il conseguimento degli SDGs, in Europa e nel mondo. La corruzione è come un cancro: senza controllo, soffocherà la nostra società democratica e ne distruggerà le istituzioni. Come avviene in ambito medico, va migliorata la prevenzione".
di Luigi Di Marco
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