(ANSA) - TERAMO, 02 MAG - "La vita non è un gioco" è il
titolo del corso di formazione rivolto a chi opera nell'ambito
della prevenzione del disturbo da gioco d'azzardo e dipendenza
da videogiochi. Nella programmazione del piano regionale
2018/2019 per il gioco d'azzardo patologico sono previste azioni
di formazione degli operatori di sportelli formali e informali
di front-office territoriali. E quindi anche degli operatori
coinvolti nelle organizzazioni di volontariato del Terzo settore
e del privato sociale, con l'obiettivo di migliorare la
conoscenza della problematica, fornire gli strumenti
metodologici per intercettare il più precocemente possibile i
soggetti o nuclei familiari coinvolti dal problema e continuare
a rafforzare la rete e la sinergia tra la Asl e le risorse
informali presenti sul territorio.
Da qui l'iniziativa, che si avvale della preziosa collaborazione
del Centro Servizi Volontario di Teramo. Il corso abbraccerà
tematiche che spaziano dall'accoglienza al front office ai segni
e sintomi sentinella, ai rischi per la salute fino a un vero e
proprio approfondimento sul disturbo da gioco d'azzardo e sulle
dipendenze tecnologiche e alle risorse del territorio e al
lavoro di rete. Il corso sarà tenuto dall'equipe specializzata
dei Serd della Asl di Teramo: gli psicologi Maria Buchicchio e
Gaetano Ruggeri e gli assistenti sociali Loriana Mangifesta e
Paolo Tondo. Si terranno due edizioni: la prima il 9 maggio
dalle 16 alle 18, la seconda il 9 giugno nello stesso orario.
Gli incontri si svolgeranno in presenza, nei locali del Csv in
via Salvo d'Acquisto 9 a Piano d'Accio. E' possibile ancora
iscriversi, rivolgendosi ai tre Serd o al Csv.
Nel corso del 2021 i Ser.D della Asl di Teramo hanno accolto
circa 70 pazienti e loro familiari con un programma terapeutico
individualizzato, complesso e multidimensionale che integra
diversi interventi e strumenti terapeutici nell'ottica del
modello bio-psico-sociale. "Una maggiore conoscenza nella
popolazione e nella rete dei servizi dei fattori di
vulnerabilità e di resilienza del disturbo da gioco d'azzardo,
può favorire l'individuazione precoce dei comportamenti a
rischio e agevolare l'accesso ai servizi per le dipendenze
patologiche, in modo da ridurre l'ingente quota di sommerso. Il
gioco d'azzardo, inteso come pratica socialmente accettata,
offusca il reale pericolo che si cela dietro a tale
comportamento nella forma problematica e patologica", commenta
il direttore generale della Asl, Maurizio Di Giosia.
"Siamo contenti di collaborare a un progetto così importante,
che va nella direzione di rendere concrete le azioni di
prevenzione per chi è affetto da tale disturbo. Il Csv Abruzzo,
con l'intera rete del Terzo settore, opera di fatto
quotidianamente a sostegno dei bisogni delle categorie più
svantaggiate della società e questa sinergia con la Asl di
Teramo, nel quadro delle linee d'azione previste di recente dal
Ministero della Salute, ne è la prova concreta", aggiunge Casto
Di Bonaventura, presidente del Csv Abruzzo. (ANSA).
Giuoco d'azzardo,corso prevenizione Asl Teramo per operatori
Per organizzazioni di volontariato del Terzo settore
