"Spero che la tua assenza possa essere di monito ai tanti giovani qui presenti, che siano loro a cambiare questo mondo marcio e renderlo un posto migliore". Le parole di nonna Olga lette da un nipote rompono il silenzio nella chiesa della Beata Vergine Maria di Rosciano, dove nel pomeriggio sono stati celebrati i funerali di Christopher Thomas Luciani, 16 anni ancora da compiere, brutalmente ucciso con 25 coltellate domenica scorsa, nel parco 'Baden Powell' di Pescara.
"Sarai sempre parte di me. Non potrò mai dimenticare il tuo sorriso. Ti amo", si leggeva sulla maglia della fidanzatina del ragazzo.
Un lunghissimo applauso, lacrime e il pianto dirotto di parenti e amici hanno accolto il feretro di Crox - questo il suo soprannome per tutti - al termine della cerimonia, cui hanno preso parte centinaia di persone, molte delle quali costrette a rimanere all'esterno della chiesa. Sulle note della canzone di Ultimo "Rondini al guinzaglio", sono stati lanciati in aria palloncini bianchi e rossi. Tra i presenti alle esequie anche don Antonio Coluccia il prete coraggio di San Basilio di Roma che vive sotto scorta. C'erano, tra gli altri, il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, il prefetto di Pescara, Flavio Ferdani, il Questore Carlo Solimene, il sindaco di Rosciano, Simone Palozzo. Gli amici di Crox indossavano magliette in sua memoria. Ad officiare la funzione - in paese è stato proclamato il lutto cittadino - l'arcivescovo della diocesi di Pescara Penne, monsignor Tommaso Valentinetti, e il parroco don Mario Spadaccini.
"Se avvengono questi fatti, se i ragazzi diventano ragazzi incontrollabili - ha detto il vescovo - io credo che ci sia una dimensione di responsabilità che tutti indistintamente dobbiamo assumerci: le istituzioni, la scuola, le famiglie, la chiesa, tutti. Occorre un sussulto di responsabilità perché queste cose non sono giustificabili. Queste cose non sono comprensibili". "Chi ha ucciso questo ragazzo? Siamo tutti responsabili - gli ha fatto eco don Coluccia - La vostra vita non è all'asta. Innamoratevi della vostra libertà. Il linguaggio della violenza porta alla perdizione. È tutto contro natura quando un ragazzo muore così".
Tra i momenti più toccanti quello in cui è stato letto il messaggio della nonna di Thomas, che da quando lui aveva tre anni e mezzo lo ha accudito come una madre: oltre al monito sulla necessità di cambiare "questo mondo marcio", la donna ha auspicato che i giovani possano comprendere "l'importanza della famiglia e di quanto essa sia sempre un posto sicuro, un luogo dove poter essere fragili, parlare delle proprie paure e delle proprie insicurezze; crescere e prepararsi alle asperità della vita".
Intanto il parco in cui si è consumata la tragedia è stato chiuso al pubblico con ordinanza del sindaco per evitare il continuo viavai di curiosi. Ieri, nel campetto di calcio dell'area verde, sul prato sintetico, sono comparse delle grandi scritte con le iniziali dei cognomi dei due presunti responsabili accompagnate dalle parole "assassini" e "Christopher vive"; accanto un simbolo che ricorda quello dei "doni della morte" della celebre saga di Harry Potter. Mentre Pescara è ancora sotto choc per il brutale omicidio e mentre tanti genitori di giovanissimi si chiedono se la città sia sicura o meno, il capoluogo adriatico vive un nuovo weekend estivo, con serate nei lidi ed eventi, a soli cinque giorni dal delitto. Tra le iniziative principali c'è la tappa pescarese dell'Rds Summer Festival, che nel pomeriggio il consigliere comunale Domenico Pettinari, ex vicepresidente del Consiglio regionale, ha chiesto di fermare. In città il lutto cittadino è durato due ore, dalle 16:30 alle 18:30, contestualmente all'ultimo saluto a Crox.
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