/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Carceri: Sappe, 'turni fino a 16 ore. Non agenti, ma schiavi'

Carceri: Sappe, 'turni fino a 16 ore. Non agenti, ma schiavi'

Segretario sindacato Abruzzo, sacrifici non più sostenibili

SULMONA, 03 maggio 2024, 13:58

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Un'azione efficace e profonda che, in ossequio al dettato costituzionale, garantisca dignità tanto ai detenuti quanto a chi nel carcere ci lavora, purtroppo con altissimi e non più sostenibili sacrifici". La chiede, in una nota, il segretario regionale Abruzzo del Sindacato autonomo della Polizia Penitenziaria (Sappe), Giuseppe Ninu, a proposito della situazione nelle carceri abruzzesi. Il Sappe denuncia "turni di servizio di 8 -12 ore consecutive, a volte anche 16 ore, ferie non godute, lavoro straordinario non retribuito e pasti non fruiti durante determinati servizi". Secondo il sindacato "è impossibile pianificare impegni familiari e personali, senza parlare di quella serenità lavorativa assente a causa delle molteplici aggressioni spesso non punite. In sostanza, non agenti, ma schiavi".
    Ninu chiama quindi in causa le istituzioni per non aver garantito i diritti agli agenti di polizia penitenziaria. Per loro il sindacato pretende "strutture moderne ed efficienti in grado di ridurre il sovraffollamento dei detenuti, in particolare quelli affetti da gravi patologie e costretti a espiare la pena da reclusi, invece di essere ricoverati nelle sedi preposte".
    "Gli Istituti penitenziari abruzzesi, Avezzano, Chieti, Pescara, Lanciano, L'Aquila, Sulmona, Teramo e Vasto - conclude Ninu - sono navi alla deriva e, in alcuni casi, l'assenza di direttori o comandanti ha fatto implodere l'organizzazione, con il rischio della sicurezza, non solo interna".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza