"Mio padre Henry parlava di Scanno,
sempre, mio nonno Quinto non molto. Ma se Quinto non fosse
partito da Scanno, non saremmo qui ora, a celebrare tutto
questo, con la musica, la vostra accoglienza, la scoperta di
nostri parenti che non conoscevamo e che abbiamo incontrato qui
ora per la prima volta. Siamo molto felici e grati di tutto
questo". Sono le parole commosse di Felice Mancini, figlia del
pluripremiato compositore Henry Mancini, oggi a Scanno
(L'Aquila), per la prima volta nel paese da cui il nonno paterno
Quinto, padre di Henry, partì 17enne alla vota degli Stati
Uniti, in cerca di fortuna.
Insieme a lei sono arrivati da Los Angeles la sorella Monica
e il fratello Chris in occasione dell'evento "Henry Mancini, un
abruzzese a Hollywood", un programma di concerti organizzato dal
conservatorio "Alfredo Casella" dell'Aquila per celebrare
l'anniversario del centenario del compositore.
L'iniziativa, nata da un'idea di Paolo Di Sabatino, pianista
e insegnante di musica d'insieme jazz al conservatorio aquilano,
ha preso il via ieri con un primo concerto all'Aquila. Oggi a
Scanno, la replica con gli arrangiamenti di Di Sabatino e la
voce di Monica Mancini. La serie di concerti prosegue questa
sera a Francavilla e domani a Teramo.
"Abbiamo sempre amato le nostre radici italiane - ha concluso
Felice - che ora assumono tutto un significato più concreto.
Questo significa molto per noi, moltissimo. La strada per venire
qui è lunga e piena di curve, ma penso che torneremo. Grazie a
nome di mio padre, di mio nonno, e di tutta la nostra famiglia".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA