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Schlein nelle piazze d'Abruzzo: 'Uniti vinciamo'

Schlein nelle piazze d'Abruzzo: 'Uniti vinciamo'

Capisco le preoccupazioni del centrodestra. Renzi show a Pescara

07 marzo 2024, 12:06

Redazione ANSA

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La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, durante l 'intervento - RIPRODUZIONE RISERVATA

 Dopo il comizio unitario del centrodestra a Pescara, tocca al centrosinistra riguadagnarsi la scena abruzzese a pochissimi giorni dal voto. La segretaria del Pd Elly Schlein sale in macchina e percorre le province "palmo a palmo". È il quinto tour, per lei, nel territorio. E questa volta ci torna con il risultato sardo nel taschino. "Se c'è una cosa che ci ha insegnato l'elezione in Sardegna è che ogni voto fa la differenza", dice con convinzione ai cittadini in un'incontro pubblico. Quindi lancia l'appello: "riprendetevi in mano il futuro della vostra Regione, si può fare". L'obiettivo è quello di guadagnare terreno nel campo dell'astensione, ed è lì che Schlein prova a battere chiodo: "uscite da qui e pensate a quelle dieci persone che stanno pensando di non andare a votare". Parla di "speranza e fiducia" intorno alla larga coalizione che con Luciano D'Amico può portare il "buon governo" in Abruzzo. E attacca frontalmente sia la premier Giorgia Meloni che il governatore uscente Marco Marsilio.


"Spero che gli abruzzesi vogliano un presidente abruzzese che vive in Abruzzo", ironizza la leader dem, che torna sul tormentone di questa campagna elettorale. Marsilio, per Schlein, è un "candidato imposto da Giorgia Meloni e che non vive nemmeno in Abruzzo": "un presidente scelto per appartenenza e obbedienza agli ordini di partito e che guarda prima il colore politico dei sindaci anziché la fascia tricolore". La segretaria del Pd evidenzia il silenzio del governatore sui "tagli al Pnrr", sul progetto dell'Autonomia differenziata e non ha dubbi a dire che ha governato male, dimenticandosi di "ascoltare il territorio".
Accusa che rivolge anche alla premier Meloni: "vorrei che avesse ascoltato di più le persone sulla Roma-Pescara".


Ed è proprio sul progetto del tracciato ferroviario tra la capitale e la più grande città abruzzese, che Schelin continua ad attaccare la presidente del Consiglio: "un furto mascherato, un gioco delle tre carte" quello con cui la premier avrebbe trovato i 720 milioni dal Fondo di Sviluppo e Coesione.
"Promesse da mercanti", quelle di un governo "incapacità di mandare avanti il Paese". Quando le chiedono se il voto in Abruzzo possa influenzare la tenuta del governo, risponde secca: "sono le tensioni dentro la maggioranza che stanno paralizzando il governo". E aggiunge con malizia: "comprendo le loro preoccupazioni su questo voto".
Che la posta in palio sia alta lo dimostra il fatto che leader e ministri del centrodestra torneranno nei prossimi due giorni a percorrere in lungo e in largo la regione. Che, però, la coalizione a sostegno di D'Amico creda nell'impresa emerge in modo chiaro. E non solo dalle dichiarazione della segretaria Schlein. Prima dell'incontro con i cittadini di Manoppello Scalo, preoccupati dall'impatto sul territorio del nuovo tracciato della Roma-Pescara, il deputato dem Luciano D'Alfonso parla già al passato: "qui in Abruzzo era facile vincere".


Poi arriva la segretaria accolta da numerosi sostenitori, nonostante sia primo pomeriggio. Le regalano una mimosa, le lasciano lettere, scattano selfie. Poi la riempiono di applausi, quando dice che il progetto ferroviario "si deve fare, ma ascoltando i cittadini". E il clamore aumenta, quando suona la carica: "uniti si vince, abbiamo scelto D'Amico per competenza e quando ci mettiamo d'accordo sulle idee e sui temi si può vincere insieme". Sanità pubblica, scuola, lavoro, buona impresa ed emergenza climatica, le parole d'ordine. Schlein e "felicissima" di "un progetto che ridà speranza alla sinistra", di una coalizione che mette insieme "tutte le forze alternative alla destra". E non ha dubbi che costruire alleanze competitive "per battere le destre" resti la "priorità", anche in vista di Basilicata e Piemonte. "Noi restiamo testardamente unitari", chiosa.
E nel campo larghissimo in corsa in Abruzzo, ognuno marca a zona. Schlein chiude la giornata con Pier Luigi Bersani a Sulmona, riproponendo un tandem sperimentato a Carbonia in Sardegna. "Squadra che vince non si cambia - spiega la segretaria - lui è di straordinaria generosità ed è molto amato". Mentre è Renzi show in una sala gremita a Pescara, dove il leader di Italia Viva attacca il governo, ribadisce le distanze con Conte e sul campo largo precisa: "si scelgono le persone". Nicki Vendola per Sinistra Italiana lancia la sfida ambientalista e dalla Torre del Cerrano insiste: "l'Abruzzo non merita di essere una colonia romana". 

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