L'associazione Nuova Pescara
ribadisce "senza se e senza ma che non c'è alcun motivo concreto
per differire la fusione di Pescara, Montesilvano e Spoltore al
2027. La Legge regionale del 2018 prevede già la possibilità di
spostare la data all'inizio del 2024 dal primo gennaio 2022".
Nella nota si dice che "Peraltro, causa Covid, la scadenza del
2022 è già stata spostata al 2023. Andare oltre sarebbe
un'offesa ai cittadini, uno sfregio all'esito referendario e un
insulto alla Legge. Per la Brexit ci sono voluti, ad occhio e
croce, otto mesi, per fare Nuova Pescara non si possono chiedere
13 anni salvo ulteriori spostamenti. "Le forze di maggioranza
in Regione non possono negare che stiano per procedere con un
colpo di mano perché io sono stato avvicinato informalmente da
due emissari, uno impegnato politicamente a Pescara e un altro
in Regione, per collaborare all'eventuale miglioramento
dell'emendamento che porta la Nuova Pescara al 2027", racconta
il presidente dell'Associazione Marco Camplone. "Ho risposto a
entrambi che non avremmo fornito alcuna collaborazione perché
non saremo mai complici di malefatte politiche. Il
cronoprogramma è quello della Legge regionale votata
all'unanimità nel 2018. Per quanto riguarda la messa in comune
dei servizi, siamo di fronte a un mero tentativo di
ingarbugliare la matassa perché l'argomento viene usato per
giustificare un ritardo, mentre è una conseguenza positiva della
fusione. La nostra associazione è nata dalle ceneri del
referendum per ottenere la Legge e la nuova città e non
rinnegherà per alcun motivo questa missione. A noi non interessa
che Ottavio De Martinis in un solo colpo smetterà di essere
sindaco di Montesilvano e presidente della Provincia, né che
Chiara Trulli dovrà fare mezzo mandato da sindaco di Spoltore:
lo sapeva quando si è candidata e ora non può pensare solo agli
interessi personali". Il vice presidente dell'associazione
Cristian Odoardi aggiunge lo sconforto di fronte "all'ennesimo
tentativo di salvare le poltrone. La verità è che vogliono far
saltare Nuova Pescara. Se passerà in Regione la linea del
rinvio, tappezzeremo le tre città con le foto dei politici che
firmeranno il documento. Si assumano le loro responsabilità".
L'Associazione Nuova Pescara è particolarmente delusa dal
governatore Marco Marsilio, dal presidente del Consiglio
regionale Lorenzo Sospiri, dall'assessore regionale alla Sanità
Nicoletta Veri' e dai consiglieri Guerino Testa e Vincenzo
D'Incecco, dai quali in questi anni non hanno visto nulla di
apprezzabile. Anzi. "Anche l'azione positiva del sindaco di
Pescara Carlo Masci è andata via via scemando perché la sua è
una posizione minoritaria nell'ambito del centrodestra, che è
schiacciato dalla Lega", conclude Odoardi.
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