"Abbiamo sentito la forte scossa
in diretta, all'Aquila eravamo in video conferenza con Arquata
del Tronto, con la Dicomac di Rieti e con Roma, dove c'era il
capo della protezione civile Curcio. Abbiamo sospeso i lavori
perché i colleghi di Arquata sono scappati fuori. Poi sono
rientrati e ci hanno detto che la Salaria era stata chiusa per
pericolo di crolli". A raccontare il fatto legato alla scossa di
magnitudo 5.4 di questa sera tra le Marche e l'Umbria avvertito
anche in Abruzzo e nel Lazio, è il dirigente della protezione
civile abruzzese Antonio Iovino.
In Abruzzo, come spiega Iovino, non ci sono stati danni "solo
tanta paura, la scossa è stata avvertita fino ad Ortona a Mare".
In particolare, sono stati fatti dei controlli negli otto comuni
abruzzesi che fanno parte del cratere sismico del terremoto del
24 agosto scorso che ha sconvolto il centro Italia. Subito dopo
la scossa in Abruzzo è partita immediatamente la macchina dei
controlli, tra l'altro la sala operativa all'Aquila rimarrà in
funzione senza soluzione di continuità.
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