"Anche Pescara fa gli auguri al
neo presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che subentra
a Giorgio Napolitano nel più alto magistero dello Stato e lo fa
in nome e per conto della mitezza, caratteristica che gli viene
unanimemente riconosciuta unitamente alla dirittura morale".
Inizia così il messaggio del sindaco di Pescara, Marco
Alessandrini, figlio del giudice Emilio, ucciso a Milano nel
1979 da un gruppo di fuoco di Prima Linea.
"Oltre agli auguri al neopresidente e a tutti noi, vorrei
evidenziare come, dopo un ventennio sguaiato e di urla
scomposte, oggi la mitezza segna un altro punto a suo favore
come capacità di ascolto del prossimo che naturalmente non
significa cedere sulle proprie idee. Per la sua storia
personale, segnata dalla perdita del fratello, morto fra le sue
braccia dopo un agguato mafioso nell'Epifania 1980, credo che
Mattarella e la sua mitezza significhino anche un punto a favore
all'Italia che non si arrende e che porta avanti con saldezza i
principi democratici della nostra Costituzione nel modo più
alto, valori di cui, oggi più che mai in questo clima di così
profonde tensioni sociali, c'è un gran bisogno".
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