Arrivata a Pescara, nel pomeriggio, dal Tribunale dei Minori dell'Aquila, la pratica di adozione di Maxim, il bambino russo di 5 anni, ucciso la notte del 18 luglio scorso dal padre Massimo Maravalle, reo confesso e arrestato subito dopo il fatto. Come confermato da fonti investigative, a un primo esame dei documenti, nel fascicolo di adozione non risulta traccia dei problemi di salute del 47enne operatore informatico e della sua patologia psichica. Il fascicolo sarà oggetto di approfondimento investigativo.
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