VENEZIA - Guidati dalla passione, comprano soprattutto dipinti, si informano principalmente sul web, ma non si lasciano influenzare dai social network nell'acquisto di un'opera d'arte: è il profilo complessivo delle due generazioni nati tra il 1965 e il 1980, e nati tra il 1980 e il 2000, del collezionista italiano, oggetto dell'indagine realizzata da ArtVerona, in programma a Veronafiere sino a domani, e Collezione da Tiffany, il primo blog italiano dedicato al collezionismo d'arte contemporanea.
L'indagine condotta su un campione di 177 intervistati, equamente distribuiti tra le due generazioni aiuta a capire la direzione che potrebbe prendere il mondo dell'arte, e in particolare del collezionismo, nei prossimi anni nel nostro Paese. Il profilo dell'ArtLover italiano appartenente alle due generazioni analizzate, è quello di una persona di livello culturale alto, il 72% laureati o in possesso di titolo di studio superiore. Interessanti anche i settori in cui gli ArtLovers intervistati lavorano: servizi (32%), commercio (17%) e arte (11%). Questi dati sono stati messi a confronto con alcune importanti ricerche sul collezionismo d'Oltreoceano, quali la U.S. Trust Insights on Wealth and Worth® del 2016 che ha analizzato i Millennials americani: diffidenti nei confronti degli art-advisor, preferiscono muoversi da soli nelle fasi di acquisto di un'opera d'arte e sono molto più "aggressivi" dei nostri connazionali, mossi principalmente dal desiderio di investire e non dalla passione.
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