"È importante che siano presenti
anche in futuro fondi per la politica di coesione, altrimenti
verrebbe meno uno dei pilastri dell'Unione europea". Così il
Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Roberto Ciambetti,
che, nell'ambito della Settimana europea delle regioni e delle
città, ha inaugurato un workshop dedicato alle politiche di
coesione, che nel periodo 2014-2020 valgono in Italia oltre 72,6
mld di euro tra fondi comunitari e co-finanziamento nazionale.
"Siamo qui per ribadire l'importanza che le regioni siano
protagoniste della politica di coesione" ha sottolineato
Ciambetti, "il 'Libro bianco' di Juncker" che disegna cinque
possibili scenari per il futuro dell'Ue, invece, "poneva qualche
dubbio sui fondi per la prossima programmazione" post 2020.
"Noi stiamo riaffermando che l'importanza" alla base
dell'Europa "sta nelle autonomie locali e nella sussidiarietà",
ha continuato il presidente, evidenziando anche i risultati
ottenuti in Veneto nel periodo di programmazione 2007-2013, come
la promozione della banda larga e del settore ricerca e
sviluppo, aiutando così "le imprese più performanti ad
affrontare la crisi e a superarla". "Abbiamo finalizzato questi
fondi a migliorare le infrastrutture tecnologiche a favore del
nostro mondo produttivo ma anche a favore del territorio e dei
comuni", ha concluso Ciambetti, secondo il quale ora è
necessaria un'opera di semplificazione delle procedure per i
beneficiari dei fondi, per avere "meno burocrazia e più
vicinanza ai problemi dei cittadini, delle imprese e delle
famiglie".
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