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Nuovo materiale assorbe radiazioni solari e accumula calore

Nuovo materiale assorbe radiazioni solari e accumula calore

Sarà utile per alleggerire costi della desalinizzazione del mare

VENEZIA, 26 febbraio 2024, 11:28

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un nuovo materiale in grado di assorbire la totalità della radiazione solare, ed al contempo trattenere il calore accumulato, è stato realizzato da un gruppo internazionale di scienziate e scienziati dell'Università Ca' Foscari Venezia, Lulea University of Technology (Svezia), Consiglio nazionale delle ricerche e Linköping University (Svezia).
    Il progetto su cui lavora il gruppo ha lo scopo di produrre nuovi materiali capaci di assorbire completamente la radiazione solare, ottenendo superfici ultra-calde per varie applicazioni, tra cui la desalinizzazione dell'acqua con basso consumo energetico e la cottura di cibi in zone isolate ad alta insolazione. L'invenzione è stata presentata in un articolo scientifico pubblicato su Nature Communications.
    Attualmente la desalinizzazione dell'acqua è un processo estremamente energivoro, ma è di capitale importanza in regioni con scarsità di acqua potabile, la cui estensione aumenta di anno in anno a causa del riscaldamento globale.
    "Il nuovo materiale - spiega Alberto Vomiero, professore di Scienza dei materiali a Ca' Foscari - è caratterizzato da un'alta porosità e particolari proprietà elettroniche, grazie alle quali riesce ad assorbire la totalità della radiazione solare, ed al contempo a non disperdere il calore accumulato. Di conseguenza, la superficie supera i 100 gradi centigradi dopo soli quattro minuti di irraggiamento con luce solare. Il nuovo materiale è stato testato per la desalinizzazione usando luce solare artificiale raggiungendo ottime prestazioni ed una temperatura superficiale di 50 gradi centigradi a contatto con l'acqua".
    Il risultato della ricerca potrà contribuire allo sviluppo di nuovi sistemi semplici, a basso costo e basso impatto ambientale per la desalinizzazione dell'acqua in zone aride o con mancanza di acqua potabile, o per la realizzazione di superfici ultra-calde in zone ad alta insolazione.
   

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