I Musei dell'Università degli Studi
di Padova avviano la raccolta di mattoncini Lego per realizzare,
in maniera collettiva, una rampa che aiuti le persone con
disabilità motoria a superare le barriere architettoniche
presenti in città. Un modo per sensibilizzare sul tema
dell'accessibilità e sul contributo che ciascuno di noi può dare
per rendere le nostre città più inclusive.
La proposta è lanciata dai musei di Ateneo in collaborazione
con i Talents di Habile, cinque giovani nello spettro autistico
che dal 2020 raccontano l'inclusione in maniera originale,
ovvero abbattendo le barriere architettoniche attraverso rampe
di Lego. Un mix di sostenibilità sociale e ambientale, economia
circolare e gioco, inclusione e accessibilità, e poi design
urbano, colori e bellezza, disabilità mentale e motoria; un
chiaro esempio di come, nonostante le difficoltà, si possa
creare un mondo diverso e più accogliente per tutte e tutti.
L'idea delle rampe fatte di mattoncini colorati è partita da uno
dei Talents, Enrico Balestra, che ha preso ispirazione da
un'iniziativa nata in Germania alcuni anni fa da una signora
costretta in sedia a rotelle, Rita Ebel, nota ormai a livello
internazionale come "Nonna Lego".
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