Nonostante la pandemia metta ancora
a dura prova i sistemi produttivi di tutto il mondo e gli
spostamenti all'estero, Marmomac 2021 è riuscita a mantenere
alti standard internazionalità di questa rassegna, la 55/a, che
ha aperto oggi alla Fiera di Verona. Il salone più importante
dedicato a pietra naturale, graniti, tecnologie di lavorazione,
e design applicato e servizi è tornato in presenza di pubblico,
e per 4 giorni (fino al 2 ottobre) vedrà la presenza di 756
aziende espositrici, di cui 427 italiane e 329 straniere, per un
totale di 39 Paesi.
"Questa 55/a edizione si pone come obiettivo il rilancio
della crescita delle aziende dell'industria tecno-marmifera
italiana, che conta oltre 3mila aziende e circa 34mila addetti.
Un settore che, nell'esprimere una eccellente combinazione tra
artigianalità, creatività, specializzazione e tecnologia,
contribuisce in maniera significativa alla diffusione del
sistema Italia nel mondo" ha detto il presidente di Veronafiere,
Maurizio Danese.
Marmomac, ha aggiunto Danese, "avverte la responsabilità e il
ruolo di ricompattare la community globale del marmo per
ripartire, stimolare i mercati, l'import-export e lo scambio di
conoscenze". Tra le nazioni ospitate nel quartiere fieristico,
80 imprese dalla Turchia, 15 dal Brasile, grazie anche alla
collaborazione con il ministero italiano della Salute sui
"corridoi verdi" per gli operatori economici esteri, 11
dall'Egitto e 6 dall'Iran. L'intera filiera della pietra
naturale è rappresentata nel quartiere fieristico scaligero: il
53% degli espositori presenti è specializzato in prodotto e
architettura, il 18% in macchinari, il 14% in utensili e il 5%
in servizi. Lo spazio espositivo ammonta a oltre 60mila metri
quadrati, distribuiti tra 9 padiglioni e le aree esterne
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