La crisi economica ha indotto le
famiglie italiane a 'tagliare' i consumi per un importo pari a
21,5 miliardi di euro. L'anno scorso, la spesa complessiva dei
nuclei familiari del Paese è stata pari a poco più di 1.000
miliardi di euro, cifra che continua comunque ad essere la
componente più importante del Pil nazionale (60,3%). Il dato è
stato elaborato dall'Ufficio studi della Cgia di Mestre.
Il Sud è stata la ripartizione geografica che ha registrato
la riduzione più importante: dal 2007 al 2018 la spesa mensile
media è scesa di di 131 euro (1.572 euro all'anno), quella del
Nord di 78 euro (936 euro) e quella del Centro di 31 euro (372
euro.
"I piccoli negozi e le botteghe artigiane - sottolinea il
coordinatore dell'Ufficio studi Paolo Zabeo - faticano a
lasciarsi alle spalle la crisi. Queste imprese vivono quasi
esclusivamente dei consumi delle famiglie e sebbene negli ultimi
anni ci sia stata una leggerissima ripresa i benefici di questa
inversione di tendenza non si sentono".
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