Un arresto, 4 indagati, tra cui un
notaio padovano sono il bilancio di un'operazione dell'Arma di
Padova e dei finanzieri di Mirano su usura ed estorsione ai
danni di 11 imprenditori. L'arrestato, che era ai domiciliari
perchè coinvolto in una precedente analoga indagine operazione e
legato alla n'drangheta di Grande Aracri di Cutro, avrebbe fatto
recuperi forzosi di credito agendo con violenza e minaccia. Il
notaio avrebbe contribuito con un'attività di supporto per una
finta compravendita; avrebbe dato inoltre supporto tecnico e
fattuale dell'attività degli indagati. Il modus operandi, ha
spiegato il procuratore antimafia di Venezia, Bruno Cherchi, è
sempre stato lo stesso: la disponibilità a partecipare
all'impresa, imponendo tassi usurai. Quando l'imprenditore non
pagava, scattavano le estorsioni e le minacce. E' emerso che c'è
stata poca collaborazione delle vittime per cui alcune di esse
sono state oggetto di perquisizioni per acquisire materiale che
non avevano fornito quando erano state sentite.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA