Il gruppo Progetto civico progressista ha trasmesso all'Assessore competente e al Celva le osservazioni su due documenti relativi alle Comunità energetiche rinnovabili. Si tratta dell'analisi dello studio legale Sani-Zangrando sulle forme giuridiche delle Cer e l'avviso dell'Assessorato allo sviluppo economico, rivolto ai sindaci, per la richiesta di finanziamenti regionali per costituire le Cer in Valle d'Aosta. "Il problema - sottolineano le consigliere regionali Chiara Minelli e Erika Guichardaz - è che i due documenti non sono coordinati fra di loro. Il parere dell'avvocato Sani evidenzia e suggerisce alla Regione di costituire un'unica Cer regionale multicabina che si articolerebbe poi in varie configurazioni di autoconsumo a livello di singoli comuni o di gruppi di comuni. Un'opzione praticabile e interessante che permetterebbe di evitare una proliferazione di studi di fattibilità e al contempo di razionalizzare e ottimizzare il 'progetto Cer' per la Valle d'Aosta. Questa impostazione, tuttavia, non viene recepita dalla bozza di avviso/bando della Regione inoltrato al Celva, che dovrà esprimere il proprio parere fra pochi giorni".
Per Pcp "è opportuno analizzare con attenzione e in parallelo la bozza di avviso e lo studio Sani e orientarsi verso la soluzione multicabina, evitando in questo modo una pericolosa e onerosa frammentazione di studi di fattibilità".
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