"Abbiamo affrontato la criticità di
questa situazione, che ha toccato in particolare due territori
ma nel complesso quaranta comuni, con alle spalle la
determinazione, la coscienza e l'organizzazione di quello che
questi eventi in passato ci hanno lasciato come eredità.
Un'eredità che è stata ben impiegata". Lo ha detto il presidente
della Regione Valle d'Aosta, Renzo Testolin, intervenendo in
Consiglio Valle sull'ondata di maltempo che ha colpito la
regione a fine giugno. "Parto dagli aspetti positivi - ha
aggiunto - e cioè che non ci sono stati danni alle persone o
vittime sul nostro territorio. Diciamo che la fortuna ha inciso,
ma non solo: c'è anche tutta una serie di interventi e di opere
che nel tempo sono state costruite, quali le briglie di
contenimento nelle zone più 'delicate' che hanno funzionato,
proteggendo gli abitati". "La macchina organizzativa si è
attivata fin da subito - ha proseguito - a partire dalla serata
del 29 giugno, coinvolgendo tutte le professionalità presenti
sul nostro territorio. La priorità ora è di riattivare le
infrastrutture primarie che sono state fortemente colpite,
ovvero la messa in sicurezza delle aste torrentizie e il
ripristino della viabilità di Cogne. Poi la sistemazione degli
acquedotti e delle fognature".
Testolin ha poi annunciato che "sarà da inserire un emendamento
nella legge di variazione di bilancio riguardo alla possibilità
di sospensione dei mutui per le aziende interessate dalle
inondazioni che hanno subito dei danni, così come quelle che
sono attualmente ferme a causa della chiusura della viabilità
stradale".
"Ad una settimana dall'alluvione che ha colpito 40 comuni della
nostra Valle - ha detto mauro Baccega (Forza Italia) - è il
momento di avviare il ritorno alla normalità per tutti gli
operatori: occorre individuare le risorse appropriate e le
priorità di intervento. È più che mai opportuna una prima
tranche di ristori per consentire agli operatori economici di
ripartire. Abbinato a questo, occorrerà un'adeguata azione di
comunicazione per far sapere all'Italia e all'estero che in
Valle d'Aosta si può venire a trascorrere una splendida vacanza
in montagna in assoluta sicurezza". Per il capogruppo della Lega
VdA, Andrea Manfrin, "nelle difficoltà emerge il carattere della
comunità e lo sforzo importante compiuto dalla macchina dei
soccorsi da parte di professionisti e volontari: questa crisi
deve servirci per riflettere, innanzitutto sull'importanza delle
attività di prevenzione e pianificazione che dev'essere sempre
continua e aggiornata".
"La priorità che tutti condividiamo - ha aggiunto Stefano
Aggravi (Rassemblement valdotain) - è che bisogna fare presto
per la riattivazione dei collegamenti e delle infrastrutture
strategiche oltre che per far ripartire le attività economiche.
Ci auguriamo che al di là della giusta gestione dell'emergenza,
si possa anche aprire un dibattito su viabilità alternative da
sfruttare per il soccorso e come via di fuga, per Cogne in
particolare". La Capogruppo di Progetto civico progressista,
Erika Guichardaz, ha osservato: "Situazioni di questo tipo sono
sempre più frequenti perché i cambiamenti climatici esistono e
continuano ad incidere in modo pesante sulla vita di tutti noi.
Serve un'altra politica, un'altra gestione non solo dei
cambiamenti climatici. Vogliamo ricordare che esiste un
collegamento tra Pila e Cogne attraverso la galleria del Drinc
che si potrebbe utilizzare per le emergenze come fortemente
sostenuto dai Sindaci Ruffier e Cottino: proponiamo quindi di
coinvolgere il Reggimento Genio dei ferrovieri per effettuare al
più presto un sopralluogo".
Il capogruppo di Fp-Pd, Paolo Cretier, ha voluto sottolineare
che "il sistema di allarme regionale e comunale ha funzionato,
così come la macchina del soccorso dei professionisti e di quel
volontariato che è sul posto da sempre e che, per primo, da
sempre, interviene in caso di criticità. La comunità valdostana
ha rotto gli indugi e si è rimboccata le maniche senza piangersi
addosso, pur consapevole dei danni che ci sarebbero stati. La
politica sta facendo la sua parte con i dossier aperti per la
conta dei danni, la ricerca di risorse economiche per i ristori
e i contatti con il Governo centrale".
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