"L'attività di monitoraggio degli
ultimi quattro anni ha evidenziato che i maggiori danni arrecati
al patrimonio forestale valdostano sono stati causati
dall'insetto bostrico tipografo: uno scolitide che passa gran
parte del proprio ciclo vitale sotto la corteccia dell'abete
rosso causandone spesso la morte". Lo ha riferito l'assessore
Marco Carrel rispondendo in aula ad un'interpellanza sul rischio
di instabilità degli alberi a causa di malattie parassitarie
presentata dal gruppo Rassemblement valdotain.
"I primi danni - ha aggiunto - sono stati registrati nel 2020
prevalentemente nei comuni di Aymavilles, Brusson, Charvensod,
Gressan, La Thuile, Pontboset e Saint-Rhémy-en-Bosses. L'analisi
sembra indicare un trend in diminuzione. Un altro agente di
danno è la processionaria del pino: un lepidottero da sempre
monitorato e contrastato che registra una presenza più marcata
ad Aosta, Saint-Pierre e Sarre. Dal 2017, sono stati individuati
arrossamenti e deperimenti di pinete di pino silvestre e pino
nero ubicate in numerose aree della regione, legate alla
presenza del patogeno sphaeropsis sapinea, un fungo che non può
essere facilmente contrastato essendo vietato l'uso di prodotti
fitosanitari in bosco". Infine, "dal 2020 è stata nuovamente
rinvenuta nel comune di Cogne la presenza del lepidottero
defogliatore lymantria monacha, che nel corso degli ultimi anni
si è diffuso attaccando in prevalenza i larici. Altra nuova
tipologia è quella provocata dal fungo dei frassini, che
determina il loro deperimento. Infine nell'estate 2023, dopo
aver riscontrato il defogliamento di larici in Val Ferret e nel
territorio di Pré-Saint-Didier è stato identificato un altro
insetto defogliatore che normalmente colpisce le latifoglie e
che non era mai stato rinvenuto in Valle d'Aosta".
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