"La designazione di Aurelio
Marguerettaz quale componente della delegazione valdostana nella
Commissione paritetica è purtroppo l'ennesima conferma di un
metodo di lottizzazione che nuoce gravemente alla qualità e
validità dell'operato della delegazione valdostana in un
organismo di cruciale importanza per l'implementazione dello
Statuto speciale. Si tratta di una nomina inopportuna e anche
preoccupante". E' quanto dichiarano in una nota le consigliere
del gruppo Progetto civico progressista, Erika Guichardaz e
Chiara Minelli, aggiungendo:
"Intanto è una scelta che divide il Consiglio, infatti il
Consigliere Marguerettaz ha avuto solo 19 voti (della
maggioranza?), mentre per ruoli istituzionali così rilevanti
bisognerebbe cercare una convergenza bipartisan su persone di
particolare competenza, rappresentatività e capacità.
Marguerettaz non solo è un consigliere, ma è anche capogruppo
della principale forza della maggioranza regionale: ha quindi un
ruolo importante come capo di una parte politica. Sovrapporre a
questo ruolo politico una funzione che dovrebbe essere più
tecnica porta ad una confusione di ruoli notevole. Invece di
essere il Consiglio ad indirizzare l'operato della delegazione
paritetica, avremo un esponente di peso della Paritetica che
verrà a dire al Consiglio come deve comportarsi ed i freni che
deve mettere alle sue richieste".
"È anche una nomina preoccupante - concludono - perché preceduta
da dichiarazioni da cui si può comprendere che Marguerettaz ha
già rinunciato in partenza ad impegnarsi su uno dei temi più
importanti per la Paritetica e cioè la Norma di attuazione sulle
concessioni idroelettriche. La sbandierata 'fierté autonomiste'
è già stata accantonata prima ancora di mettersi all'opera.
Marguerettaz è stato esplicito: niente sogni di vera e ampia
potestà legislativa in materia di concessioni idroelettriche per
la Région autonome, accontentiamoci di fare come le Regioni a
Statuto ordinario".
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