"Non crediamo di essere l'ombelico del mondo, ma dichiariamo la nostra disponibilità a dialogare con tutte le forze politiche che vogliono praticare la cultura dei risultati, al posto di quella delle chiacchiere. Come procedere ora? Aprendo una nuova fase ricostituente, quella della seconda Autonomia". Lo ha detto il consigliere Claudio Restano (Misto) durante il dibattito sull'elezione del nuovo presidente della Regione e della nuova Giunta.
"Anche se Evolvendo è un sodalizio culturale - ha aggiunto - intendiamo giocare un ruolo propositivo: vogliamo sostanziare il nostro impegno civico in maniera efficace, vogliamo continuare la politica con mezzi diversi da quelli utilizzati fino ad ora, veicolando idee e progetti e trovando utili convergenze con i soggetti che vogliono dare vita alle riforme ora parcheggiate sul binario delle buone intenzioni. Il recente annuncio dell'Union valdotaine di voler ripristinare un tavolo di confronto sulla Réunion riservato solo agli autonomisti storici, a qualcuno è parsa un'improvvida caduta di stile, perché oggi coinvolgerebbe solo il 30% degli eletti in Consiglio e non vede ad oggi la partecipazione di Pour l'Autonomie di Rollandin, l'autonomista per eccellenza. Noi ci rendiamo disponibili a dire la nostra, auspicando che gli autonomisti non si impantanino nella ricerca di nuovi principati da inventare".
"Sul programma di governo - ha concluso - i punti programmatici lasciano dei dubbi interpretativi: l'approccio è quello del rilancio, lasciando intendere che prima ci sia stato del lassismo. Manca totalmente il rapporto con Roma attraverso i nostri parlamentari. Sulla sanità, vedo confusione politico-amministrativa: il collegamento tra ambiente e sanità è fondamentale e l'esperienza del Covid ce lo ha insegnato, ma di questo non c'è traccia nel programma. Non si è parlato di sport, ma sport è turismo e salute: il futuro è lo sport di cittadinanza, dei disabili, degli anziani".
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