Si è aperta con il ricordo del Papa emerito Benedetto XVI, scomparso il 31 dicembre 2022, la prima riunione del 2023 del Consiglio Valle. Papa Ratzinger ha trascorso tre soggiorni a Introd nelle estati del 2005, 2006 e 2009, e come evocato dal Presidente del Consiglio Alberto Bertin, "dedicandosi alla preghiera e alla lettura nel silenzio e a contatto con la natura".
Per Andrea Manfrin (Lega Vda) "Papa Ratzinger è stato uno straordinario teologo, un santo, pensatore raffinato, coscienza critica, rigoroso interprete e coraggioso politico". Luca Distort (Lega Vda) ha parlato di "uomo il cui Magistero ha accompagnato la Chiesa con la dolcezza del pastore e il rigore del teologo: ha sempre scelto la verità, difeso e custodito il mandato evangelico 'voi siete nel mondo ma non del mondo' e, così, lottatore instancabile e senza timore".
Corrado Jordan (Av-VdaUnie) ha ricordato come "la sua rinuncia al Pontificato sia stata un atto coraggioso e rivoluzionario, presa in solitudine e con responsabilità, per la quale è entrato nella storia".
Per Carlo Marzi (Stella alpina) è stato "una figura teologica eccezionale, cardine di una Chiesa intesa come luogo della memoria delle radici cristiane della nostra Civiltà". "Amante delle nostre montagne quali luogo di meditazione e preghiera, amava immergersi nella lettura e ammirare con gratitudine il paesaggio" ha ricordato Pierluigi Marquis (Forza Italia). Chiara Minelli (pcp) ha evidenziato che "i due Papi, Francesco e Benedetto, hanno saputo rispettarsi e rappresentare l'unità della Chiesa nella sua diversità, rappresentando due modelli del Cristianesimo, che non dovrebbero essere messi in contrapposizione e sottoposti a strumentalizzazioni". "Una figura complessa e profonda, Benedetto XVI si definiva 'un semplice, umile lavoratore nella vigna del Signore', sapendo coniugare, con spontaneità, un altissimo spessore teologico e culturale con un'umanità attenta e partecipativa. Amava le nostre montagne, la nostra Valle, il nostro popolo e da esso era ricambiato" ha concluso Augusto Rollandin (PlA).
Infine il Presidente della Regione, Erik Lavevaz, ha ricordato che "la sua presenza, in continuità con quella di Papa Giovanni Paolo II, è stata per la nostra comunità un momento di forte identificazione e di grande orgoglio".
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