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Sanità, indennità attrattività a 57% operatori Usl Vda

Sanità, indennità attrattività a 57% operatori Usl Vda

Baccega, stanziare altri 3 mln per erogarla a tutti dipendenti

AOSTA, 08 giugno 2022, 17:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Gli operatori sanitari che lavorano all'Usl della Valle d'Aosta sono 1.579 e l'indennità di attrattività è stata erogata a 906 dipendenti (il 57% del totale), di cui 309 medici e 597 infermieri. Lo ha detto l'assessore regionale alla sanità, Roberto Barmasse, rispondendo in aula ad un'interrogazione sull'indennità di attrattività per medici e infermieri presentata da Forza Italia.
    "L'indennità di attrattività - ha spiegato - è nata dall'esigenza di fornire una prima urgente e immediata risposta alla grave carenza di dirigenti medici e di infermieri. Non si tratta di un riconoscimento per l'importante impegno profuso nelle attività Covid, per cui si è provveduto con misure remunerative diverse rivolte a tutto il personale direttamente coinvolto nell'ambito dell'emergenza sanitaria. È invece una misura di attrattività per riconoscere alle figure professionali di cui, maggiormente in questo momento, è carente l'azienda, tanto da mettere a rischio la regolare erogazione dei Livelli essenziali di assistenza". "L'elemento remunerativo - ha aggiunto - non è l'unico aspetto importante per attrarre professionisti sanitari, per cui, in parallelo l'Assessorato, in collaborazione con l'Usl, sta portando avanti una serie di azioni che riguardano diversi ambiti: quello economico (indennità di attrattività ma anche posizioni di alta specialità, sviluppo Libera professione intramoenia, ecc); quello di carriera (rivisitazione atto aziendale); logistico (sistemazioni residenziali agevolate); di qualificazione professionale (sviluppo rapporti con università e reti con centri di eccellenza, ricerca, modelli innovativi); di miglioramento del clima interno (miglioramento welfare aziendale) e della capacità di recruitment (attivazione di un ufficio aziendale dedicato)".
    Mauro Baccega ha quindi sottolineato "l'esclusione dal bonus di 1.600 dipendenti della sanità" e ha suggerito "lo stanziamento di 3 milioni di euro per supportare correttamente tutto il comparto, cercando così di arginare anche le spaccature che si sono create tra chi ha ricevuto l'indennità e chi no".

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