"L'elaborazione del master plan deve avvenire previa la scelta di professionisti attraverso una procedura pubblica. Stiamo seguendo lo sviluppo di questa attività, che spetta al cda di Avda, per non duplicare costi e attendiamo l'evolversi della questione". Lo ha detto l'assessore regionale ai trasporti, Aurelio Marguerettaz, rispondendo in aula ad un'interrogazione del Movimento 5 Stelle sul futuro dell'aeroporto Corrado Gex di Saint-Christophe.
"Per gli studi di fattibilità sull'aeroporto - ha replicato Stefano Ferrero (M5S) - a partire dal 1996 sono stati già spesi 574.000 euro. In uno di questi documenti, è contenuta l'ipotesi prudenziale secondo cui nel 2015 ci sarebbero stati 49.000 passeggeri, di cui 26.000 da voli charter: bisogna evidentemente fare attenzione alla scelta dei professionisti, ma anche tenere conto delle prescrizioni valide per non spendere soldi facendo l'esatto contrario di quanto sostenuto negli studi. Non buttiamo altri soldi con nuovi studi per produrre l'ennesimo foglio dietro cui nascondere gli errori".
Alberto Bertin (Alpe) ha poi chiesto notizie, in un'interpellanza, sul completamento "di quell'immobile abbandonato e fatiscente che sarebbe stato destinato teoricamente ad aerostazione dell'aeroporto e che rappresenta il simbolo dell'idea megalomane di realizzare un aeroporto commerciale in Valle d'Aosta". La risposta di Marguerettaz: "L'aerostazione risulta coerente con il modello di sviluppo dello scalo definito nel master plan del 2004 sottoscritto tra lo Stato, l'Enac e la Regione. Purtroppo nel 2013 è intervenuta la risoluzione del contratto e ad oggi i lavori risultano eseguiti al 50%. Ci troviamo pertanto con un manufatto a metà del guado, è ovvio che occorre terminarlo, anche per salvaguardare quanto realizzato". "Faccio difficoltà a capire la logica di andare avanti - ha replicato Bertin - con i lavori di realizzazione del terminal dell'aeroporto, un progetto non sostenibile. Non dimentichiamo che questa stazione aeroportuale è stata dimensionata sulle previsioni fatte dal master plan che ipotizzava un afflusso spropositato di passeggeri. L'idea di un grande aeroporto ad Aosta è stata una follia, scollegata dalla realtà della regione e che non rispondeva a nessuna richiesta da parte del territorio. Un'inversione di rotta tardiva e colpevole. Ci si doveva fermare prima, molto prima".
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