E' attesa alle 13 la sentenza del
processo d'appello-bis sul rito ordinario di Geenna, nato
dall'inchiesta su infiltrazioni della 'ndrangheta in Valle
d'Aosta. La terza sezione penale della Corte d'appello di Torino
è chiamata a decidere dopo che, nel gennaio 2023, la Cassazione
aveva disposto l'annullamento con rinvio delle condanne inflitte
in secondo grado, evidenziando la "necessità" di "colmare"
alcune "lacune motivazionali" nella sentenza.
La procura generale di Torino ha quindi chiesto la conferma
delle pene inflitte nel 2021: lo scorso gennaio, al termine di
una requisitoria durata sette ore, l'allora sostituto pg
Giancarlo Avenati Bassi ha chiesto dieci anni per il ristoratore
aostano Antonio Raso, otto anni ciascuno per l'ex consigliere
comunale Nicola Prettico e per Alessandro Giachino. I tre sono
accusati di associazione mafiosa. Sette anni di carcere, invece,
è stata la richiesta per l'ex assessora comunale di Saint-Pierre
Monica Carcea, accusata di concorso esterno. Le difese degli
imputati hanno sempre ribadito la loro innocenza.
Nell'altro filone del processo Geenna, che si è celebrato con
il rito abbreviato, la Corte di Cassazione, nell'aprile 2023, ha
già sancito definitivamente l'esistenza di una locale di
'ndrangheta che operava sul territorio di Aosta, con quattro
condanne per associazione mafiosa.
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